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Archivio dei tag Passi lenti

Il corpo in natura, la ri-connessione

Terapia forestale, passi lenti, consapevolezza corporea

Siamo immersi in un mondo artificiale, ormai ce ne siamo accorti. Luce artificiale, realtà virtuale, trasporti supersonici, pavimenti lisci, case riscaldate, elettrodomestici intelligenti…persino intelligenza artificiale, dove complessi algoritmi ci risparmiano la fatica di riorganizzare la conoscenza. In questo universo adattato e facilitato, che innegabilmente ci porta dei vantaggi, nel tentativo di alleggerirci abbiamo però perso sempre di più il contatto col corpo, con i suoi delicati sistemi di equilibrio tra la nostra soggettività, l’ambiente e l’espressione fisica della nostra persona…Persona intesa nella sua interezza, dato che l’ipotesi della dualità mente/corpo sembra ormai essere definitivamente superata, e nonostante le nostre abilità di metacognizione tendano invece, costantemente, a sdoppiare la nostra soggettività in questi due fattori, creandoci non pochi problemi.

L’ambiente naturale è un particolare tipo di ambiente, al quale ci accostiamo con difficoltà e sempre con protezioni e cautele. Da millenni ormai siamo portati a considerare la natura come una proprietà da sfruttare e possedere, ed essendo immersi in un mondo sempre più artificiale e frutto del pensiero, difficilmente ricordiamo che il nostro stesso corpo è un elemento naturale che deve necessariamente regolarsi e con-vivere con gli altri viventi.

Nel corso delle ricerche sulla terapia forestale ( si veda ad esempio Donelli et al., Forests 2023 oppure Donelli et al., IJERPH 2023) emerge chiaramente come tutti i sistemi vitali umani risentano beneficamente del contatto con un ambiente il più possibile naturale, ricco di biodiversità e coerente nei suoi diversi aspetti, proprio perché questo è l’ambiente in cui la nostra specie ha completato la sua evoluzione. Di conseguenza anche i nostri stati emotivi, basati sugli umori corporei come definiti già nella biologia e nella patologia di Ippocrate e Galeno e che noi oggi descriviamo più accuratamente come neurotrasmettitori ed ormoni, sono mediatori del rapporto tra i nostri stati mentali e stati corporei. Questi perciò risentono positivamente dell’immersione forestale, in un processo che secondo Ippocrate di Kos è la vis medicatrix naturae, concetto simile all’organicità come intesa da Gregory Bateson nei suoi scritti e che si riferisce all’intelligenza interiore che ci spinge ad evolverci. (Bateson, G. (1977), Verso un’ecologia della mente, Milano, Adelphi e Bateson, G. (1984), Mente e natura, un’unità necessaria, Milano, Adelphi.

Attualmente in psicologia ci si rivolge sempre più al corpo oltre che al pensiero e alla cognizione, corpo visto non soltanto come il palcoscenico neutrale sul quale stati mentali variamente disfunzionali mettono in scena il disagio e la sofferenza, provocando malattie e disturbi di origine “psicosomatica” (e ci sarebbe poi da definire quali non lo siano, in una prospettiva epigenetica in cui i contributi all’insorgere di una patologia sono molteplici, incluso appunto tutto ciò che è psico).

Perciò, corpo visto anche e soprattutto come protagonista ( e chi se no?) partecipe della guarigione, testimone di traumi e sofferenze ma anche del rimarginarsi di vecchie ferite, quella base sicura su cui possiamo sempre contare come un referente di ciò che avviene, mentre attraversiamo le nostre esperienze e rispondiamo ad esse continuamente con alterazioni dei nostri stati fisiologici. Gli esercizi di consapevolezza corporea, ad esempio praticando la mindfulness in ambiente naturale, ci permettono di riconoscere la relazione semplice ed immediata con ciò che sta fuori di noi e allo stesso tempo con le nostre risposte corporee, per lo più ignorate, entrando in una relazione di apertura ed accettazione verso noi stessi che ci orienta alla salute (la prospettiva della self compassion è proprio questa)…così come le foglie si orientano e rispondono in modo naturale e spontaneo, perfettamente adeguate e partecipi al richiamo del vento, e al tocco del sole.

Tra passo Belfiore e passo di Cavorsella
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    Terapia forestale nel Tombolo di Cecina

    a passi lenti tra pineta e spiaggia

    Saremo nella Pineta del Tombolo di Cecina, riserva biogenetica e luogo magico, un vero regalo che attende il pellegrino alla fine del cammino Francigena-Mare da Certaldo e Gambassi fino appunto alla Pineta. Particolarmente accogliente nelle stagioni meno frequentate è sempre lì a proteggerci dai raggi del sole troppo caldi e dal vento quando gonfia il Tirreno, che sale a lambire i primi avamposti degli alberi. Noi la percorreremo nei tratti meno frequentati toccando anche la spiaggia in diversi punti. In Pineta, tra Bibbona e Cecina Mare non ci sono punti ristoro nè punti per rifornirsi d’acqua.

    INFORMAZIONI

    Consulta l’agenda per le prossime date

    Riconnessione e consapevolezza corporea (approfondimenti)

    Ritrovo in via della Pineta a Cecina, nei pressi dell’eliporto prima del ponte sul fosso nuovo.
    Punto mappa: https://maps.app.goo.gl/fhmNB64sfUuabMXTA

    La pausa pranzo sarà alle ore 13, chi non desidera fermarsi nel pomeriggio, potrà interrompere l’esperienza in questo momento.
    Rientro al parcheggio alle ore 17.30 circa

    INFORMAZIONI TECNICHE
    L’escursione di livello E secondo la classificazione CAI, non presenta particolari difficoltà tecniche per persone allenate a questo tipo di attività.
    • Punto di ritrovo: via della Pineta a Cecina (LI) > la sosta non è a pagamento
    • Punto mappa: https://maps.app.goo.gl/fhmNB64sfUuabMXTA
    • Difficolta’: E (Escursionistico) – Itinerario su sentieri ben tracciati, mulattiera, sterrata e brevi tratti di asfalto, adatto a persone mediamente allenate in buona forma fisica.
    • Dislivello complessivo in salita: non c’è dislivello
    • Totale percorrenza:mattina km.3 totale km.8
    • Tempi totali di percorrenza: mattina 1hr totale 2.30hr circa di cammino oltre le soste
    • Orario di ritrovo: ore 9:30
    • Termine attività ore 17.00
    • Prenotazione obbligatoria entro le ore 12 del giorno precedente compilando questo modulo https://forms.gle/SN3japGMEnXzVgTf6
    L’escursione si svolgerà con un minimo di 6 partecipanti e un massimo di 15
    Quota di partecipazione: 18€
    La quota comprende: organizzazione e coordinamento, tutte le conduzioni e la Terapia Forestale, servizio Guida ambientale escursionistica ed assicurazione RCT (non comprende l’assicurazione infortuni per gli accompagnati)
    ABBIGLIAMENTO e ATTREZZATURA:
    Sono obbligatori gli scarponcini da trekking (meglio se alti alla caviglia) o scarpe da trail running, (cammineremo tra fango, sentieri e sabbia) un capo anti vento e anti pioggia, abbigliamento comodo e a strati, cappello, snack/frutta, riserva d’acqua almeno 1,5 lt. e pranzo al sacco, un telo per sedersi o stendersi durante le pause meditative. TUTTO DEVE ESSERE CONTENUTO NELLO ZAINETTO DA GIORNATA.
    Bastoncini da trekking facoltativi.
    La guida si riserva di cancellare o variare il programma della giornata a seconda delle condizioni meteo o per garantire il benessere di tutti i partecipanti a suo insindacabile giudizio. In caso di annullamento le cifre versate per l’iscrizione verranno interamente restituite.
    CONDUZIONE DELLA GIORNATA
    La conduzione della giornata sarà da parte di Patrizia Garberi, PhD Psicologa Psicoterapeuta, OPT 7693 insegnante di meditazione e istruttrice senior di protocolli basati sulla Mindfulness, artista arteterapeuta, esperta di Terapia Forestale e Guida Ambientale Escursionistica, AIGAE TO1137 professione svolta ai sensi della legge 4/2013

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      Respirare spazio e bellezza, passi lenti e terapia forestale

      Raggiungere una vetta è un momento simbolico, dove lo sguardo può facilmente orientarsi tra il paesaggio esterno e quello interno per un’esperienza di connessione e apertura, di intimità con l’ambiente e con l’universo…e cosa c’è di meglio che circondarsi di spazio e bellezza da ritrovare dentro di noi?
      PANORAMICA DELLA GIORNATA
      Con un gradevole sentiero nel bosco arriveremo alle pendici erbose e sparse di massi calcarei del Monte Prana per poi salire in cresta godendo di bei panorami sulla costa, su Massaciuccoli e sulla piana di Camaiore e arrivando alla vetta a 1221m. con vista molto panoramica sul Matanna e sui monti vicini, più lontane le Panie e le Apuane settentrionali.
      Qui faremo una pausa meditativa guidata di centratura, e respirando lo spazio di fronte a noi potremo focalizzare le nostre intenzioni e le nostre mete di questo periodo, quando la pausa estiva dove luce e calore culminano, ci permette di fermarci e di ri-orientare i nostri prossimi passi.
      La pausa pranzo verrà quindi consumata in vetta.
      Rientreremo per lo stesso percorso, con una lenta deviazione però in una magnifica abetaia, dove la nostra immersione forestale nel silenzio sarà profumata di resina e dove potremo accomodarci su un tappeto di aghi di abete …Saranno esercizi di terapia forestale, di ascolto e di apertura nell’ambiente per coltivare la connessione e l’apertura dentro di noi, seguendo il protocollo di #forestaterapeutica utilizzato nel corso del progetto #cai#cnr a cui sto collaborando. La giornata si concluderà con una condivisione finale che ci permetterà di rallentare in un’atmosfera magica e raccolta, avvolti dalle sostanze volatili e profumate estratte dai raggi bassi del sole che si avvia al tramonto e colpisce gli aghi d’abete.
      L’esperienza potrà essere completata con la merenda nel piccolissimo rifugio La casa del maestro (su prenotazione da parte di chi lo desidera). #rifugiolacasadelmaestro e da cui proseguiremo per rientrare al parcheggio prima del buio.

      INFORMAZIONI TECNICHE
      L’escursione di livello E secondo la classificazione CAI, non presenta particolari difficoltà tecniche per persone allenate a questo tipo di attività.
      • Punto di ritrovo: Parcheggio nei pressi del ristorante Lucese la sosta non è a pagamento
      • Punto mappa: https://goo.gl/maps/8accwBum1onPoSz8A
      • Difficolta’: E (Escursionistico) – Itinerario su sentieri ben tracciati, mulattiera, sterrata e brevi tratti di asfalto, adatto a persone mediamente allenate in buona forma fisica.
      • Dislivello complessivo in salita: circa 650 m
      • Totale percorrenza: km.10
      • Tempi totali di percorrenza: ore 4.5 circa di cammino oltre le soste
      • Orario di ritrovo: ore 9:15
      • Partenza: ore 9:30
      • Termine attività ore 18.00
      • Prenotazione obbligatoria entro il venerdì precedente a questo link
      https://forms.gle/mVhCxxEZkWuzjmJG6

      L’escursione si svolgerà con un minimo di 6 partecipanti e un massimo di 12
      Dato il particolare tipo di escursione non sono ammessi cani.Quota di partecipazione: 18€ iscrivendosi compilando la scheda di adesione.
      La quota comprende: organizzazione e coordinamento, tutte le conduzioni e la Terapia Forestale, servizio Guida ambientale escursionistica ed assicurazione RCT (non comprende l’assicurazione infortuni per gli accompagnati)

      ABBIGLIAMENTO e ATTREZZATURA:
      Sono obbligatori gli scarponcini da trekking (meglio se alti alla caviglia), un capo anti vento e anti pioggia, abbigliamento comodo e a strati, copricapo per il sole, snack/frutta, pranzo al sacco. Riserva d’acqua 1,5 litri.
      Bastoncini da trekking facoltativi.
      La guida si riserva di cancellare o variare il programma della giornata a seconda delle condizioni meteo o per garantire il benessere di tutti i partecipanti a suo insindacabile giudizio.CONDUZIONE DELLA GIORNATA
      Patrizia Garberi, è Psicologa Psicoterapeuta, OPT 7693 insegnante di meditazione e istruttrice senior di protocolli basati sulla Mindfulness, artista arteterapeuta, esperta di Terapia Forestale e Guida Ambientale Escursionistica, AIGAE TO1137 professione svolta ai sensi della legge 4/2013
      https://www.artimagery.it/contatti/#.YkW2ledBw2w

      PRENOTAZIONE https://forms.gle/mVhCxxEZkWuzjmJG6 

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