Quando una coppia cerca un aiuto dalla terapia, di solito è perché ci si è resi conto della preziosità e unicità del rapporto, ma anche di come sia difficile integrarlo con l’identità e gli scopi di ciascuno…difficoltà che può essere percepita dolorosamente da uno o da entrambi.
Che fare? come e se cambiare il rapporto, come adattarsi o come piuttosto imporsi, come cambiare i comportamenti per accordarli? continuare ad insistere o mettere la parola fine a quell’esperienza preziosa ma che, forse, è giunta al suo termine? e se finisce, è davvero un fallimento o come è possibile integrare anche questa fine nella normalità di una vita che potrebbe proseguire senza più essere in coppia con questa persona?
La terapia diventa così uno spazio sospeso, un momento di neutralità in cui la coppia può sperimentare nuovi modi di guardare l’altro, nuovi modi di comunicare, nuove prospettive e una diversa narrativa su di sè e sulla relazione che permetta il dipanarsi di nuove strade, mantenendo curiosità e affetto, e rispetto.
Che permettano di non soffrire e di compiere un salto davvero evolutivo frutto della creatività e della maturazione della coppia. Perchè, naturalmente, la terapia non indica la direzione da prendere, ma semplicemente offre nuovi strumenti per affrontare il viaggio…